lunedì 18 luglio 2016

Recensione: Non posso esistere senza di te di Virginia DellAmore.

Buona sera lettori! Oggi vorrei parlarvi di un libro che ho amato molto. Non è la prima opera di questa meravigliosa autrice, anzi, è la terza, ma ho avuto il piacere di leggere solo due di esse. Questa è un opera Auto-Pubblicata che potrete trovare su Amazon.





Trama:

Inghilterra, 1814. È una gelida notte di novembre, nel Northumberland, quando Ophelia Northon, sedici anni, lunghi capelli rossi, un’aria da folletto e un’anima romantica, sgattaiola fuori dalla sua camera in segreto. Il batticuore del primo amore la accompagna mentre raggiunge Joshua, il ragazzo dei suoi sogni, in procinto di partire per un paese lontano. Intende fargli un giuramento, assicurargli che lo aspetterà fino al suo ritorno, e donargli se stessa come pegno della propria promessa. 
Purtroppo non arriva a destinazione: lungo la strada, un incidente imprevisto infrange ogni suo sogno, trasformando le speranze in chimere. Per giunta, il responsabile della sciagura che si abbatte sulla sua vita è qualcuno che lei già detesta: Lord Philip Percy, nipote ed erede del conte di Alnwick, un ragazzo arrogante, superbo e scontroso. 
A distanza di otto anni da quella tragica notte, Ophelia è una giovane donna disillusa che vive isolata in un remoto villaggio scozzese. Non ha mai smesso di pensare a ciò che è accaduto, immaginando la vita desiderata insieme a Joshua e detestando Philip con tutta l’anima. 
Ma cosa accade se il destino decide di rimescolare le carte? 
Inaspettatamente, in forza di una strana disposizione testamentaria, Ophelia deve tornare in Inghilterra. Ad Alnwick si ritrova ad affrontare i fantasmi del passato: incontra di nuovo Joshua, appena rientrato dall’America, e Philip, ormai diventato conte, sempre più sprezzante e perfino più detestabile di quando era ragazzo. Riuscirà, Ophelia, a colmare il tempo perduto, recuperando i propri sogni, nonostante le profonde ferite impresse nella sua anima e nel suo corpo? 
E se, nel frattempo, i sogni fossero cambiati? Se l’amore, quello vero, avesse altri progetti per il cuore?
Un romanzo sul valore delle prime impressioni, sul senso di colpa, il perdono e il riscatto. La storia di una passione fortissima e di un sentimento assoluto che travalica il tempo e l’apparenza.

--- La mia opinione ---

Ho finito la lettura di questo meraviglioso capolavoro quattro giorni fa e ho ancora in mente i due protagonisti. Durante la lettura sono andata completamente in brodi giuggiole leggendo le schermaglie fra i due protagonisti, che ho amato tantissimo.
La protagonista, Ophelia, all'inizio della storia è solo una sedicenne alle prese con la prima cotta. E una ragazzina vivace e allegra ma che porta sulle spalle delle colpe che non le appartengono. A causa del cattivo comportamento della madre, Ophelia è ritenuta da tutte le persone del villaggio una poco di buono, e questo la porterà a passare molto tempo da sola, ma un giorno, mentre svolge una commissione incontra Joshua, il giovane figlio di un mercante, di cui si innamora. Il giovane e bello Joshua sarà veramente come sembra? bello, simpatico e buono? Sicuramente è l'opposto dello scontroso Philip Percy, erede del Conte di Alnwick che, dal primo incontro con Ophelia, ci farà conoscere il suo caratteraccio. 

  
     "<<Voi non potete stare qui>>, ripete.
             <<Certo che posso>> rispondo. 
      <<Chi me lo impedisce?>>
           <<Ve lo impedisco io!>> replica, visibilmente sconcertato.
<<E voi, sareste?>> insisto, senza neppure alzarmi.
<<Lord Philip Percy, visconte Rochester ed erede di Alnwick!>>"


Personalmente sono un amante delle relazioni amore/odio, e questa non e stata da meno. Quando litigavano c'era sempre una scintilla fra di loro, ed ero sempre divertita mentre leggevo i loro battibecchi, al contrario, mentre leggevo i discorsi fra Ophelia e Joshua non percepivo niente se non una placida noia. Non fraintendetemi, non sto sminuendo il lavoro di Virginia, ma la sto solo elogiando, perchè è riuscita a far capire al lettore quale sarebbe stata la scelta migliore per Ophelia, che era accecata da un illusione, ma anche dalla tenera età. 
E qui arriviamo al fatidico incidente, dove Ophelia, che voleva solo aiutare diventa lei stessa la vittima della situazione, rimando gravemente ferita.
Passano otto anni, Ophelia si e trasferita in Scozia con la zia, e i suoi giorni infantili pieni di spensieratezza e primi amori sono solo un lontano ricordo.
La Ophelia del presente è una ragazza rassegnata alla vita dettata dalla solitudine e dai pettegolezzi.
Ma un giorno un ospite inaspettato le comunica qualcosa che riporta la ragazza nel luogo dove molti anni prima aveva visto crollare tutta la sua vita. La ragazza si ritroverà ad affrontare un Lord Philip Percy, ora Lord Alnwick, più grande ed affascinante, ma sempre provvisto di un caratteraccio odioso, che però nasconde una dolcezza nascosta molto bene, che riusciremo a vedere, anche se per poco, e che vi lasceranno con un sorrisetto sognante in faccia.


"Era cambiato molto. I suoi lineamenti, contraddistinti un tempo da
una perfezione quasi classica, avevano perso la morbidezza degli anni giovani, e si erano induriti.
Era più alto, ma anche più muscoloso, e non indossava abiti di broccato o di seta."


Ma non finisce qui. E no, perché anche Philip racconterà la storia dal suo punto di vista, raccontandoci la prima volta che ha incontrato Ophelia, ma spiegandoci sopratutto come si e svolto l'incidente di otto anni prima. Capiremo cosa pensa e prova quel uomo all'apparenza tanto scontroso e.... be,dovrete leggerlo per scoprirlo.


"A un tratto, mentre se ne stava sgraziatamente in piedi, udì qualcuno alle sue spalle. 
Era lei.
Quella stupida, stupida ragazza che lo aveva perseguitato per tutta l'estate"


La scrittrice, come dal libro precedente ha una scrittura fantastica a mio avviso, dettagliata, ma non noiosa, che aiuta il lettore a focalizzare a pieno il mondo che questa fantastica donna ha sapientemente inventato.
E una lettura fantastica se volete passare un pomeriggio sotto l'ombrellone o, per i vampiri come me, chiusi in casa e stravaccati sul letto.


                                                   
                                                                                                   Voto: 5





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